Ciao, sono Gianluca e volevo parlarvi di un argomento molto sentito da noi ragazzi: il bullismo.

Se ne parla spesso e tutti sanno che non è per niente giusto. Si sente spesso dire di ragazzi che insultano e ridono dei loro coetanei, minacciano di picchiarli se fanno “la spia”. Gli amici delle vittime spesso sono omertosi. Ho provato a riflettere sulle cause del bullismo ed ho capito: ognuno lo fa per una motivazione diversa! A volte si hanno problemi personali e familiari cui si reagisce utilizzando atteggiamenti aggressivi. Certi fanno i bulli per darsi importanza e per mettersi in mostra; altre volte, invece, si tratta di una semplice imitazione di figure di riferimento quali il papà o il fratello maggiore.

Ho per voi una curiosità: persone famose come Taylor Swift, David Beckam e altri sono state vittime del bullismo. Se siete un loro fan credo che già lo sappiate. Taylor Swift ricorda ancora i brutti momenti di quando a scuola veniva evitata da tutti. Adesso, grazie alla sua fama, le cose sono cambiate. Ho intervistato dei ragazzi vittime di bullismo (ovviamente non si tratta di persone famose). Ho trovato normale la loro vergogna riguardo all’argomento, cosi ho promesso loro di mantenere l’anonimato, usando degli pseudonimi.

Hyde racconta:

“L’anno scorso mi sono trasferito in questa città e cosi in questa scuola. Ho conosciuto nuove persone e amici, amici veri. Non so il perché un ragazzo mi odiasse. Mi diceva delle cose….. . Mi minacciava e io non lo raccontavo a nessuno, solo al mio migliore amico. Quest’ultimo ha denunciato alla professoressa gli atti di bullismo che stavo subendo. Ora io e quel ragazzo, il bullo, ci capiamo di più.”

Cassandra confessa:

“Poco tempo fa è per me iniziata la prima media. Sono sempre stata una ragazza studiosa e volevo continuare a studiare. Nella mia classe vi è ottima gente, tranne un ragazzo. Mi prendeva spesso in giro perché studio molto e rispetto le regole scolastiche, io ci rimanevo male. Ho imparato a tenere per me la mia vergogna e l’ho ignorato. Io non gli ho rivolto la parola e non ha avuto a alcun gusto di continuare. Il ragazzo ha cosi smesso di prendermi in giro e ora sto meglio!”

Lanyon racconta:

“Io frequento la seconda media; da poco è arrivato in classe un nuovo compagno. Sembrava gentile e disponibile, ma fuori scuola si è rivelato tutt’altro. Mi prendeva in giro, mi ha spinto e mi è arrivato un suo messaggio su Whatsapp: è stato tremendo. Sono sempre stato contrario a queste cose, più lo dicevo più lui rideva di me. Ho fatto leggere alla professoressa i messaggi che m’inviava. Mi sono sempre fidato di lei. Ha redarguito severamente l’alunno e lui mi ha chiesto scusa, in modo formale ma anche sincero”.

Andromaca

“Sono un’alunna di prima media. Nella mia classe mi sono tutti amici. Il mio problema è il bagno. Lì vi incontro sempre delle ragazze di terza, molto robuste. Mi spingono contro le mura senza motivo. Ci scrivono cose incredibili e non vere su di me! L’ho detto alla mia professoressa che mi ha suggerito di andare in bagno in coppia. Ciò non è servito a molto, anche la mia amica ha lo stesso problema. L’ho detto alla Preside che per fortuna ha risolto tutto. Rivivendo quei brutti momenti il mio umore cambia.”

Thomas

“Io avevo paura delle scuole medie per il bullismo. Sfortunatamente avevo ragione a preoccuparmi: nella mia classe vi era un ragazzo che si comportava malissimo con me. Mi diceva parolacce, insulti ,mi imponeva la sua volontà, pretendeva che io gli regalassi cose di mia proprietà e tante altre cose di cui non voglio parlare. Chi in classe osava parlarne riceveva la punizione dal bullo. Una volta ha finto di riappacificarsi con me invitandomi a casa sua. Sono caduto in trappola: ho dovuto svolgere tutti i suoi compiti. Ne ho parlato con la professoressa di nascosto, siamo arrivati ad una soluzione: chiamare i suoi genitori. Ora che sono al liceo ho imparato a non mettermi in mostra risolvendola a botte, ma parlandone con l’insegnante e poi con lui”.

 

Queste erano esperienze di ragazzi che conosco, alcuni ora sono al liceo. Ognuno di loro si è difeso in modo diverso, anche insieme ad un amico. Spero che queste interviste vi possano essere d’aiuto, dandovi dei consigli per non soccombere ad atti di bullismo. Vi dovete ricordare che la vera forza non viene dalla violenza ma dal rispetto del prossimo uguale o diverso che sia da noi . Il bullismo è la vera forma di debolezza. Tutte le esperienze vissute da queste persone possono coinvolgerci nelle loro spiacevoli avventure insegnandoci che il bullismo può essere fermato. Voi cosa ne pensate? Quale secondo voi è stata la miglior difesa contro i bulli? Ovviamente chiunque abbia subito o stia subendo atti di bullismo avrà qualche remora a parlarne, non è questa la soluzione adatta. Questo va denunciato ai professori, genitori e altra gente. Parlarne con qualcuno è sempre il primo passo, il primo e molto importante. Tutti sanno in cosa consiste il bullismo, non tutti sanno come difendersi adeguatamente. Voi siete d’accordo? Pensate cose diverse riguardo a quest’argomento? Mi farebbe piacere sentire la vostra opinione. Vi ringrazio e a presto.

GIANLUCA FELICIELLO IIF